San Romedio. Santuario a Thaur
Romed è il primo nome di Thaur. Sono orgogliosi del "loro" santo! Lo si può trovare ovunque. Nella chiesa parrocchiale e, naturalmente, sullo Schlossberg di Thaur. La chiesa di Romedikirchl porta il suo nome ed è un luogo di potere popolare nella regione di Hall-Wattens. Situata in posizione idilliaca nel Parco Naturale del Karwendel, ha molto da offrire in termini di storia, cultura e altro. Seguite le orme di questo santo popolare e speciale. Saremo lieti di aiutarvi a rendere la vostra vacanza estiva o invernale un'esperienza speciale. La regione di Hall-Wattens propone offerte speciali per pellegrini e pellegrine e un programma culturale settimanale!
Come per molti altri santi, la vita di San Romedio è accompagnata dalla leggenda.
Essa racconta come un santo è stato vissuto dai fedeli e viene vissuto ancora oggi. Secondo la tradizione orale, San Romedio nacque nel castello di Thaur. Per questo motivo è conosciuto anche come "Nobile di Thaur". I suoi genitori gli impartirono un'educazione cristiana, che diede ricchi frutti al figlio Romedius. La leggenda narra che, dopo la morte dei genitori, Romedio si recò in "pellegrinaggio" a Roma con i suoi due compagni Abramo e Davide per visitare le tombe degli apostoli Pietro e Paolo. Lì probabilmente trovò anche la conferma della sua intenzione di condurre una vita consacrata.
Romedio non tornò a Thaur, ma rimase nella diocesi di Trento. Donò i suoi ricchi possedimenti di Thaur alle alte abbazie di Trento e Augusta. Poi, con il permesso dell'amico vescovo di Trento e accompagnato da Abramo e Davide, tornò nella Valle di Non, che apparteneva alla diocesi di Trento. Lì, il 29 maggio 397, Sisinnio, Martirio e Alessandro erano stati martirizzati mentre predicavano il Vangelo. Romedio trovò nella Valle di Non un luogo adatto alla sua vita eremitica. Mentre si trovava presso il vescovo di Trento, fu colto da un presentimento di morte imminente. Allora disse al vescovo: "Non ci incontreremo più sulla terra. Quando sentirai la campana della tua torre suonare tre volte da sola, ti sarà segno che è giunta la mia ora. Allora affida la mia anima al Signore!".
Poco dopo il suo ritorno all'eremo, Romedio morì. Si dice che fosse il 15 gennaio. Lo stesso giorno, la campana della torre di Trento suonò tre volte da sola. Da allora, l'esile torre sul retro del Duomo di Trento fu chiamata "Torre di San Romedio". Per commemorare questo miracolo, la campana viene suonata una volta all'anno, il 15 gennaio, in onore di San Romedio.
cfr. Paul Haider: Romedius Büchlein, 1985, pp. 20-23, estratto
